Il primo incontro

La prima volta che sono arrivato a Matera era notte e pioveva. Avevo prenotato un affittacamere accanto alla Cattedrale. La piazza era vuota, poche luci accese. Ricordo che mi sono addormentato con impresso negli occhi il panorama sul Sasso Barisano. Non potevo prevedere che svoltato l’angolo si sarebbe spalancata un’altra faccia della città. L’indomani, era l’11 dicembre del 2015, ho fatto pochi passi prima di addentrarmi nel Sasso Caveoso. Gli scalini, l’arco, il muretto: la Murgia si apriva svelando quello che non potevo immaginare. È stata la prima volta in cui ho notato quel rudere. Tra tanti immobili ristrutturati, adibiti ad alberghi, bar e ristoranti, mi aveva colpito il potenziale del vicinato, poco oltre le rotte turistiche, con le famiglie che ci abitano ancora oggi, e un canestro appeso, traccia di ragazzi che avevano eletto quello spazio il loro luogo d’incontro.